REXANTHONY REXANTHONY "DRAG ME TO HARD" .................wellicht veel van jullie gedacht hebben bij het lezen van de titel van deze recensie. Wees gerust, dat is geen schande. Ondergetekende moest ook eventjes nadenken, waarna een titel van een track te binnen schoot. Iets met 'Marlene' erin. Lichtjes benieuwd naar wie deze man nu eigenlijk is (en er zeker van zijnde dat een groot deel van het Partyflock publiek ook niet met deze man bekend is) speurde ik het internet af naar informatie over deze Italiaan. Anthony Bartoccetti, zoals de man in het dagelijkse leven heet bracht zijn eerste release al uit op veertienjarige leeftijd. Zijn grote doorbraak kwam natuurlijk met het welbekende 'For You Marlene'. Hierna volgden jaren met af en toe een release, maar een wereldplaat als laatstgenoemde rolde nooit meer uit zijn studio. Het laatste wapenfeit van de Italiaan dateert van twee jaar geleden toen hij de conceptplaat 'War Robots' uitbracht. Een plaat die bestond uit techno, electro en crossovers daarvan... en daarbovenop nog eens diende om de sociale problemen in de wereld aan te kaarten. Ja, beste vrienden, Rexanthony is buiten een producer ook nog eens een weldoener. 'Drag Me To Hard' is de titel van Rexanthony's laatste album. De excentrieke Italiaan (sla het boekje open en je begrijpt wat ik bedoel) slaagt een nieuwe weg in met dit album. Hij wil hiermee zijn hardstylesound aan ons laten horen, of dat positief uitpakt zocht Partyflock voor je uit. Mijn gedachte toen ik de cd in de lader propte was er zo min mogelijk van te verwachten, dan kan het natuurlijk alleen maar meevallen want na zijn vorige album bleek dat de man immers wel een ommezwaai qua stijl zou maken. Het begint allemaal lekker met het stevige maar melodieuze 'Land of Magic' dat tevens voorzien is van een geweldige opbouw. Aangenaam verrast is de beste manier om het gevoel te omschrijven na het horen van deze track. Ook met 'Back on field' doet Rexanthony weinig fout, een leuke, pakkende melodie en stevige Italiaanse hardstyle sounds. 'Sturm und drang' is een kleine misser, de track gaat nergens echt duidelijk naar toe. De 2010 versie van 'Capturing Matrix' doet dan wel weer alles goed, wederom voorzien van een mooie opbouw laat Rexanthony zien dat hij goed overweg kan met hardstyle. Ook 'The First Prophet' is een geslaagde creatie, een prima afgewerkte plaat die zeker niet onderdoet tegen opzichte van een groot deel van de tracks die we hedendaags zien verschijnen. Jammer is het dan ook dat hij met 'Tetris Hard' de bocht uit vliegt, niemand zit echt te wachten op een hardstyletrack met het bekende gamedeuntje, zeker niet als het dan ook nog eens vrij pover is uitgewerkt. De titeltrack, 'Drag Me To Hard' is dan weer stukkken beter. Zo kan men het hele album van Rexanthony zien, hij wisselt prima tracks af met mindere nummers. De laatste twee tracks horen gelukkig bij de eerste categorie. Twee remixes van respectievelijk Activator & Vortex sluiten het album in stijl af. Vooral de heerlijk knallende hardstyle versie van Rexanthony's meesterwerkje, 'For Your Marlene' is heerlijk hardstylevoer. Als slotconclusie van 'Drag Me To Hard' kunnen we stellen dat Rexanthony een bovenverwachting degelijk album heeft geproduceerd. Een meesterwerk is het -helaas- niet geworden, een leuk en stevig hardstylealbum is het zeker. Sowieso verdient Rexanthony respect voor het lef om weer een ommezwaai in zijn carriere te maken. Score: 71/100
REXANTHONY "DRAG ME TO HARD" 01. Globus – Preliator
REXANTHONY "DRAG ME TO HARD" L’abitudine porta a ricordarlo per le clamorose hits di metà anni Novanta (“Capturing Matrix”, “Polaris Dream”), che si imposero nelle charts di vendita e in quelle radiofoniche con un sound che, ai tempi, parve tutto fuorchè commercia(bi)le. In realtà Rexanthony è uno che quei successi li ha assaporati e fagocitati senza ingordigia e soprattutto senza pensare di auto-clonarsi per assicurarsi un posto al sole nel mercato del Pop. Figlio (d’arte) di Antonio Bartoccetti (Antonius Rex, Jacula) e Doris Norton, torna con l’ennesimo album, a due anni da “War Robots”. La passione per la Techno è andata evolvendosi sempre in nuove forme, ma l’estremismo e il vigore restano, comunque, le qualità che siglano ogni suo lavoro, a prescindere dal genere di riferimento. Per l’occasione “Drag Me To Hard”, risultato di otto mesi di lavoro, è la sintesi tra Hardcore ed Hardstyle, stili per cui l’artista si è fatto portavoce sin da tempi non sospetti. “Land Of Magic” ci lascia riscoprire i tasselli della musica di Rotterdam dei primi anni Novanta, ma ristrutturata secondo ottiche moderne. Il riff in prima linea, peraltro, ricorda un classico di quegli anni da lui stesso arrangiato, “Future Shock Five”. L’alta velocità è un’altra prerogativa della musica di Rexanthony, e tracce come “Back On Field”, “The First Prophet”, “Drag Me To Hard” e “The Sound Of The Gods” sottolineano, laddove ce ne fosse stato ancora bisogno, dopo quasi vent’anni di onorata carriera, quanto il groove sia implicitamente aggressivo e d’attacco per l’artista marchigiano. Distorsioni e riff suonati a mò di marcetta invadono la partitura della strumentazione ritmica (“Distorted Volumes” rende perfettamente l’idea di tale concetto), ed inviluppi di filtri e plug-ins (legati ancora alle distorsioni) fanno di “Rexperimental” uno dei brani più violenti a nostra disposizione. La capacità di Rexanthony però è stata sempre quella di fondere, negli intensi grooves di Techno estrema, melodie sognanti. Ed ecco servite “Sturm Und Drang”, l’ennesimo rework dell’epica ed immortale “Capturing Matrix” che, è bene ricordarlo, deriva da un brano Progressive Rock (“Capturing Universe”) che gli Antonius Rex incisero nel 1980 nell’album “Praeternatural”, e la saltellante “Tetris Hard” che rispolvera il tema composto da Alexey Pazhitnov per il famoso videogioco (ed anche un loop di hihats, che sembra appartenere ad “Acid Phase” di Emmanuel Top). Restando in tema di You Marlene” e “Cocoacceleration”, rispettivamente nelle inedite versioni di Activator e DJ Vortex, pronti ad esaltarne le timbriche e le indiavolacelebrità del passato, “Drag Me To Hard”, distribuito dall’olandese Astral Music, coglie l’occasione per riproporre altri due cult, “Forte misure quaternarie, che salgono vertiginosamente facendosi scudo con una miriade di distorsioni. A completare il tutto il video di “Drag Me To Hard”, pronto a testimoniare visivamente quel che l’inossidabile Rexanthony continua a proporre nei clubs, così come ha fatto nel recente show del 4 aprile presso il Pascià di Riccione, di fronte ad oltre tremila persone in visibilio.
REXANTHONY "DRAG ME TO HARD"
REXANTHONY – IL NUOVO ALBUM Incontriamo Rexanthony nel suo studio marchigiano pieno di tastiere, computers e scatole magiche in occasione dell'uscita in tutto il mondo del suo nuovo album "DRAG ME TO HARD" previsto per il giorno 16 Aprile 2010. L'album verrà diffuso fisicamente dall'Olanda dalla multinazionale Astral (The Netherland) per pervenire in forma fisica in ogni parte del globo e al tempo stesso potrà essere acquistato presso tutti i portali digitali in forma downloading. L'opera (disponibile in una serie di Vinili e naturalmente nella confezione di lusso CD digipack, con un libretto di 20 pagine) consta di 12 brani in chiave hardstyle, di cui nove inediti, un remake di "Capturing Matrix" e due remix di brani storici: "Cocoacceleration" e "For You Marlene", quest'ultima diventata nel corso degli anni una cult song per tutti i ravers, in particolar modo per quelli olandesi e spagnoli. Dulcis in fundo, il digipack contiene anche un video girato in studio, dove l'artista esegue live con le sue tastiere alcune porzioni dell'album. Rexanthony ha realizzato questo nuovo lavoro da solo (dedicato ad un pubblico giovane e d'avanguardia) componendo tutti i brani con il suo inseparabile pianoforte e poi arrangiando e incidendo il tutto con le più avanzate tecnologie informatiche a 192kHz. Ricordiamo che l'artista, nato a Fabriano, è stato ai primi posti di tutte le trend charts italiane e straniere con i brani "Capturing Matrix" e "Polaris Dream" quest'ultimo trasmesso in heavy rotation per due mesi da MTV Europe. A tutt'oggi Rexanthony ha all'attivo oltre 600 compilation (di cui oltre 500 straniere) che hanno ospitato ed ospitano i suoi brani. A livello di album ne ha realizzati oltre 18 (di cui due Greatest Hits). Oggi torna sul campo di battaglia con l'album "Drag Me To Hard" e con il tour omonimo. Tutti i successi e i maggiori concerti sono visibili naturalmente su YouTube. INTERVIEW 1. Il tuo ultimo album si intitola "Drag Me To Hard". Da dove nasce l’idea di questo titolo? REXANTHONY Nasce nel 1977 a Fabriano. Agli studi di pianoforte affianca la passione per sintetizzatori, sequencer, computer e la musica sperimentale. Inizia a comporre musica negli anni ’90: nel 1991 esce il suo primo disco, ‘Gas Mask’, ma è nel 1992 che esplode in classifica il suo ‘techno-rave’ con le ‘hit song’’For you Marlene’ e Gener-Action, brani cult che raggiungono il primo posto nelle charts mondiali. Si susseguono poi numerosissimi successi sempre in stile ‘techno’, come ‘Capturing matrix’(1995), ‘Polaris dream’ (1996), ‘Audax’ (1998), che viene definito dalla stampa il suo album più significativo di rock elettronico/sperimentale. Rexanthony compone, arrangia, effettua la parte musicale e vocale personalmente in tutti i suoi album (18 in totale). Altri suoi lavori rilevanti, gli album della serie ‘Technoshock’ e quelli dedicati al Cocoricò di Riccione. All’ inizio del nuovo millennio lancia inoltre ‘Hardcorized’ (2001), ‘Capturing future’ (2003) e diverse versioni di ‘Capturing matrix’, suo brano più noto in assoluto che affida alla WEA-Warner. Il suo genere, sempre sperimentale, intreccia e comprende nuovi sound quali l’ hardtrance, l’hardcore, l’hardcore jungle, la cyber techno. A varie compilation dei suoi successi (oltre 500) si sussegue nel 2007 un nuovo progetto, ‘War robots’, album focalizzato sui diritti umani e i problemi sociali. Oggi, Rexanthony torna sul campo di battaglia con ‘Drag me to hard’, diffuso in tutto il mondo dalla multinazionale olandese ‘Astral’, a cui seguirà il tour omonimo. |
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